Gatti randagi in condominio: il giudice dice sì
Gatti sì, gatti no.
Spesso nei condomini ci sono lamentele da parte di alcuni residenti, soprattutto di quelli che abitano ai piani più bassi circa la presenza dei mici in parti comuni come giardini e cortili. I gatti però essendo animali sociali quasi sempre vivono in colonie e scelgono come punto di appoggio quei luoghi in cui qualcuno lascia loro da mangiare e da bere.
Che fare allora? Il tribunale di Milano con la sentenza n. 23693 del 30/09/2009 ha dato ragione ad una gattara. “I gatti sono animali sociali e quindi il loro aggirarsi liberamente per gli stabili condominiali non è contrario alle regole, anzi, è in qualche modo un loro diritto”, questo il dispositivo.
La donna si era vista citare in causa da una coppia che viveva nel suo stesso palazzo e che chiedeva la rimozione delle ciotole di cibo, l’allontanamento degli animali e il risarcimento danni per i cattivi odori .
Il giudice civile, invece ha richiamato per la prima volta le normative della Legge 281, riconoscendo che i gatti sono animali sociali che si muovono liberamente e che quindi “i gatti che stazionano e vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo”.