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Convocazione assembleare: criteri di addebito delle spese postali

Come ogni settimana diamo spazio alle domande dei nostri Associati ANAPI e questa settimana il quesito riguarda i criteri di addebito delle spese relative alla convocazione di un’assemblea di condominio.

L'ASSOCIATO CHIEDE

“Gentile Associazione,

vorrei porre un quesito. Amministro un condominio composto da 10 unità immobiliari di cui 2 sono locali commerciali. Visto che devo convocare l’assemblea per proporre l’obbligatorietà del regolamento di condominio e la revisione delle tabelle millesimali a seguito di alcuni lavori effettuati in alcune delle unità immobiliari, mi chiedevo se le spese per la convocazione della suddetta assemblea devono essere addebitate come importi individuali o devono essere ripartite per millesimi di proprietà.”

L'ESPERTO RISPONDE

Preg.mo associato,

“L’art. 1123 c.c. individua i criteri in base ai quali ripartire le spese condominiali, trattasi di criteri derogabili ossia che possono essere sostituiti da altri criteri purché adottati con il consenso unanime di tutti i condomini.

Tra le spese condominiali il cui costo necessita di essere ripartito tra i condomini vi sono le spese per le raccomandate che sebbene non espressamente previste dalla legge sono utilizzate per comunicare i verbali agli assenti, inviare solleciti di pagamento e inviare lettere di diffida a condomini e/o terzi. Per costante giurisprudenza, anche di merito, le spese postali rientrano tra le spese di gestione e dunque, anche se relative all’invio della corrispondenza a singoli condomini, vanno sempre ripartite tra tutti i condomini in base alle tabelle millesimali e non, invece, imputate ad personam.

Pertanto, anche nel caso di specie, la spesa di “convocazione dell’assemblea ordinaria e di spedizione del verbale è stata giustamente ripartita tra tutti i condomini, anche tra quelli che ricevono tali documenti a mezzo pec, in proporzione ai relativi millesimi.

Dunque, trattandosi nel nostro caso, per come è dato evincersi dalla distinta dei costi allegata dal condominio, di spesa relativa prevalentemente all’invio del verbale di assemblea e non di richiesta di invio documenti provenienti dal condomino, è da ritenersi che l’invio è fatto nell’interesse collettivo ed il costo della raccomandata è stato giustamente suddiviso tra tutti i condomini sulla base dei millesimi di proprietà per come risulta dalla distinta nella quale sono indicati i nominativi dei condomini.” (Tribunale di Cosenza Sent. Civ. N° 90/2021)

Centro Studi ANAPI
Dott. Roberto Bonasia

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